Alcuni spiegano le loro apolitiche dalla riluttanza a litigare con i propri cari, altri – delusione per i leader. Perché molti di noi hanno smesso di fare la lotta di idee, opinioni e opinioni vicine al cuore? E come sentirsi di nuovo interesse per la vita pubblica?
“Evito eventuali controversie politiche”, ammette Lyudmila, 44 anni, un medico dell’ambulanza. – Gli anni degli studenti sono caduti su Perestroika, avevo così tante speranze e ispirazione! Ho vissuto con la sensazione di poter cambiare qualcosa, ma non ci credo più. E non vado ai sondaggi “. Da dove viene una tale delusione? A causa dei politici? A causa delle loro promesse, che spesso si rivelano false? A causa della corruzione che la maggior parte di noi deve affrontare? Naturalmente, le parole e le azioni di molti politici non contribuiscono al coinvolgimento attivo dei cittadini nella vita pubblica, ma la nostra perdita di interesse è spiegata non solo da questo motivo.
Per quello? Il rifiuto non solo di impegnarsi, ma anche di essere interessati alla politica, gli psicologi lo considerano abbastanza logico. “La delusione e la volontà di venire a patti con la situazione si presentano in gran parte a causa della mancanza dei risultati della nostra attività sociale”, afferma lo psicologo Inna Schifanova. – Ecco come funziona la motivazione: qualsiasi azione dà origine a conseguenze;Se sono piacevoli, il nostro cervello lo celebra;Se spiacevole, richiede di abbandonarlo “. Crediamo di poter influenzare la vita della società in cui viviamo, andiamo in marcia o rally, votare, ma la situazione su cui abbiamo espresso attivamente la nostra opinione non cambia in meglio. O anche esacerba. Questo è difficile da accettare, “perché in tali momenti sperimentiamo di nuovo una sensazione di impotenza che siamo sopravvissuti per la prima volta durante l’infanzia”, spiega lo psicologo IV-Alexandre Talmann. – Quindi i nostri genitori hanno chiesto la nostra opinione, ma alla fine non lo hanno tenuto in considerazione “. Di conseguenza, come durante l’infanzia, sentiamo di nuovo frustrazione e rabbia di fronte a un sistema che non ci riconosce il pensiero e le persone responsabili.
La mia esperienza
Fedor, 41 anni, graphic designer
“Nel 2000, ho deciso di non votare più. Pensavo che tutta la politica fosse un’enorme inflazione. Ma quest’estate, quando hanno introdotto una tassa per le riparazioni importanti, mi ha fatto male per i vivi. Mi sono reso conto che la politica non è ciò che sta accadendo da qualche parte lì, ma questi stessi soldi, che ci hanno obbligato a pagare proprio ora per ciò che accadrà tra 15 anni, ed non è ancora noto se accadrà affatto. Mi sembra ingiusto, e ora ho intenzione di combattere e già preparare una causa. Perché se tutto è docilmente, si scopre che noi stessi abbandoniamo volontariamente la società civile.
Non so cosa pensare. Al giorno d’oggi, è difficile esprimere una certa opinione su quasi ogni questione in cui non siamo specialisti. “Un’enorme quantità di informazioni è disponibile per noi, ma aiuta a inventare la tua opinione? – chiede inna schifanova come domanda.
– Prendi qualsiasi argomento. Ad esempio, energia nucleare: quanto è sicuro? Gli esperti sostengono ancora e non possono essere d’accordo l’uno con l’altro. Allora cosa ne pensiamo?”E alcuni di noi giungono alla conclusione che è meglio smettere di pensare completamente.
Questo è troppo difficile per me. La politica è direttamente correlata allo stato dei mercati finanziari. Senza l’abilità di monitorare le tendenze del mercato e comprendere i suoi schemi, molti di noi cessano di essere interessati a questo lato della vita della società, ma non dalla vita pubblica. “È difficile sentirsi coinvolti nelle strutture macro -sociali che sono troppo lontane da noi”, continua Inna Schifanova. “Per essere coinvolti, devi capire la tua connessione con il livello micro -sociale”. È qui il nostro posto debole. Qualunque posizione civile occupiamo, i prezzi continuano a salire e il petrolio e il rublo stanno cadendo. In questa situazione, molti preferiscono abbandonare qualsiasi tentativo di comprendere la propria posizione e dedicare i loro sforzi a compiti privati: migliorare la propria vita e la vita della loro famiglia.